In questo tempo difficile per il mondo, gli alunni e gli insegnanti della scuola primaria “Carlo Urbani” vogliono parlare di Pace. E lo hanno fatto in modo concreto. La loro scuola è intitolata ad un medico che ha dato la sua vita per gli altri. Ha ritirato il Premio Nobel per la Pace come presidente di “Medici senza frontiere” e anche in quell’occasione ha fatto sentire la sua voce per la difesa dei diritti delle popolazioni che nel mondo soffrono.

“Il sogno di distribuire accesso alla salute ai segmenti più sfavoriti delle popolazioni è diventato oggi il mio lavoro”

Per questa sua lotta in difesa dei diritti dell’umanità è stato recentemente inserito nel Giardino dei Giusti di Milano; un giardino che ospita tutti coloro che nel mondo hanno dedicato la loro vita alla difesa dei diritti  dell’umanità.

Il 12 aprile questo percorso avviato da mesi ha trovato il suo culmine con la piantumazione di un glicine nel giardino della scuola. Alla cerimonia erano presenti la Dirigente Scolastica Annamaria De Siena, Vincenzo Varagona, giornalista RAI e membro dell’AICU (Associazione Italiana Carlo Urbani), le Assessore Paola Nicolini e Rita Soccio, il violinista Marco Santini. La Fiduciaria di plesso, maestra Flavia Ortenzi, ha letto ai presenti un messaggio inviato dal Presidente di Gariwo nel quale si ricorda l’opera dei Giusti nel mondo e la conservazione della loro memoria attraverso giardini come quello della scuola recanatese. Gli alunni hanno poi letto alcune frasi nate dopo il percorso di conoscenza che hanno svolto su Carlo Urbani e i Giusti. 

Durante la piantumazione a loro si sono aggiunti gli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’Infanzia per cantare due brani “Evviva noi” dello Zecchino d’Oro che parla di diritti e una rivisitazione di “Ho imparato a sognare” dei Negrita, nella cover della Mannoia, divenuto ormai fin dall’intitolazione della scuola quasi la colonna sonora essendo un invito a non mollare i propri sogni e richiamando la frase di Urbani “Ho fatto dei miei sogni la mia vita e il mio lavoro”, stampato anche sulle magliette indossate dagli alunni della scuola.

Le maestre Rossana Spadari e Donatella De Palma, da quest’anno in pensione, sono ritornate a scuola per collaborare con colleghi ed alunni nella realizzazione dei decori e del murales a tema glicine. Inoltre, la maestra Rossana ha spiegato il motivo per il quale la scelta è caduta proprio su questo rampicante.; 

Simbolo nella cultura orientale di luminosità e amicizia il glicine si collega alla casa natale del medico,  dove i suoi eleganti fiori ricoprono il balcone da sei decenni, regalando ombra, profumi e bellezza. Dunque, con la piantumazione del rampicante, il giardino della scuola diverrà un Piccolo Giardino dei Giusti dedicato alla memoria del medico marchigiano e spunto di approfondimento e conoscenza degli altri Giusti presenti in quello di Milano.

“La memoria del bene come potente strumento educativo” è il concetto  di GARIWO (Gardens of the Righteous Worldwide) ripreso dagli insegnanti della scuola a “slogan” di questo percorso.